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Scala di Milano - L'Oro del Reno

domenica 10 novembre 2024

Viaggio di gruppo
10 novembre 2024
Iscrizione entro il 20 giugno 2024
Posti totali 18 • Partenza garantita a 7 iscritti

429 €

Soli 14 posti per vivere un’emozione unica al Teatro Alla Scala di Milano

Das Rheingold, ossia 'L’oro del Reno', si apre con le Ondine, delle ninfee, che fanno il bagno presso una fonte. Esse conoscono un segreto di inestimabile valore: chi forgerà un anello con l’oro del Reno dominerà il mondo, ma per farlo dovrà rinnegare l’amore…

In Terre di Granda Club
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Domenica 10 Novembre 2024

CON LA DIREZIONE DEL MAESTRO CHRISTIAN THIELEMANN 

Prologo della Tetralogia di drammi musicali de “L’anello del Nibelungo” di Richard Wagner scritto nel 1869

Partenza in mattinata per il Milano con sosta in autogrill. All’arrivo a Milano tempo a disposizione per una seconda colazione libera veloce prima del nostro appuntamento musicale al Teatro alla Scala per assistere alla rappresentazione delle ore 14,30 dell’opera “Das Rheingold” . Posti riservati in platea zona 1.

Lo spettacolo:

Dopo 10 anni il prestigioso Teatro alla Scala presenta un nuovo allestimento del Ring des Nibelungen con la direzione di un Maestro di assoluto riferimento in questo repertorio, Christian Thielemann, che aggiunge il suo nome a quelli di grandi direttori come Toscanini, De Sabata, Krauss, Furtwängle, Clytens, Muti e Barenboim. La regia è di David McVicar, uno dei nomi più autorevoli del panorama registico internazionale, che alla Scala è stato applaudito in un vasto repertorio, da Cavalli a Berlioz, Cilea e Verdi. Nel prestigioso cast spicca il baritono Michael Volle che sarà Wotan nell’intero ciclo. La Tetralogia si completerà nel corso delle prossime stagioni con Die Walküre (La Valchiria) e Siegfried (Sigfrido) nel 2025 e con Götterdämmerung (il Crepuscolo degli Dei)  e due cicli completi nel 2026. L’oro del Reno è il primo dei quattro drammi musicali che costituiscono la tetralogia L’Anello del Nibelungo di Richard Wagner. L'opera è stata rappresentata per la prima volta il 22 settembre 1869 a Monaco di Baviera, presso il Teatro Nazionale diretta da Franz Wüllner, e il 13 agosto 1876 al Festspielhaus di Bayreuth quale parte della Tetralogia. L’opera è sicuramente conosciuta ai più per la splendida aria de “La cavalcata delle Valchirie” presente nel terzo atto. Ma chi sono i Nibelunghi e perché è a loro associata la leggenda dell’oro? È il nome con il quale venivano indicati sia i mitici possessori di un favoloso tesoro, sia la stirpe regale dei Burgundi. Secondo alcuni il nome Nibelungo andrebbe a designare tutti coloro che entravano in possesso di questo tesoro. Plinio il Vecchio sosteneva, nella sua “Naturalis Historia”, che questa popolazione facesse parte dei Vandali, una tribù germanica di origine scandinava. Cambiano a volte i nomi dei protagonisti ed anche la trama: tre ninfe, figlie del Reno, hanno il compito di proteggerne il tesoro, a volte il custode dell’oro è un nano, altre volte un drago, ma sempre è il tesoro il perno attorno al quale ruotano le vicende dei protagonisti. In questo tesoro spiccano l’anello Andvaranaut, dotato del magico potere di generare altro oro, e la verga d’oro Wunsch che avrebbe permesso il dominio su tutto il genere umano. La morale che si trae da questi racconti è comunque sempre la medesima: possedere l’oro rappresenta il potere e può essere un mezzo per compiere buone azioni (Sigfrido dona l’anello all’amata Brunilde) oppure essere fine a sé stesso e allora la cupidigia può portare solo a lutti, tanto che Fafner, per avidità, uccide il fratello Fasolt.

Al termine della rappresentazione, si raggiunge il bus e  partenza verso i luoghi di origine con arrivo previsto in serata.


La quota comprende

La quota non comprende

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