La Pasqua in Sicilia non è soltanto una celebrazione religiosa, ma un autentico spettacolo di devozione, arte e tradizione. Ogni angolo dell’isola si anima con processioni che raccontano, con intensa emozione, la Passione, la Morte e la Resurrezione di Cristo. Questi riti secolari, tramandati di generazione in generazione, uniscono fede, cultura e senso di comunità. Si ripetono da secoli, mantenendo intatta la simbologia pasquale, frutto dell’incontro tra tradizioni e culture diverse: usanze greche, bizantine, arabe e spagnole. Per le strade si possono vedere uomini e donne incappucciati, bambini vestiti da angioletti, e canti e lamenti che rappresentano lo scontro tra le forze del bene e del male. I simulacri, autentiche opere d’arte portate in processione sulle spalle dei devoti, non sono solo simboli di bellezza, ma anche testimonianze di una ricca tradizione culturale, radicata nel cuore di questa regione. Questo viaggio è l’opportunità per immergersi nello spirito unico dei riti pasquali condotti dalle parole degli stessi abitati di questa terra che ci accoglieranno come amici. Sarà inoltre l'occasione per una visita ad Agrigento, Capitale della Cultura 2025.
Ritrovo presso l’aeroporto di Torino Caselle, con possibilità di trasferimento in bus. Dopo il disbrigo delle formalità d’imbarco, partenza con volo per Catania. All’arrivo, ritiro dei bagagli e trasferimento in bus privato verso l’hotel a Caltanissetta. Una volta assegnate le camere, incontro con l’accompagnatore per una prima passeggiata alla scoperta della città, animata dai preparativi per la processione pasquale. Il cuore della cittadina è Piazza Garibaldi, dove si trova la Fontana del Tritone, circondata da importanti edifici come la Cattedrale di Santa Maria La Nova, la Chiesa di San Sebastiano e il Palazzo del Carmine, sede del Municipio. Meritano attenzione anche i resti del Palazzo Moncada, di cui sopravvive parte della facciata e alcune sale interne, oggi utilizzate per mostre ed attvità culturali. Generoso Apericena di benvenuto con i sapori della Sicilia e l'amore della "padorna di casa" e pernottamento.
Dopo la prima colazione in hotel, partenza in autobus privato per Mussomeli. Il paesaggio della campagna siciliana che ci accompagna lungo il percorso verso il borgo è a dir poco struggente e memorabile, con il suo verde rigoglioso e le fioriture gialle di Acetosella. Man mano che ci avviciniamo, il tragitto diventa sempre più suggestivo, grazie al panorama mozzafiato. Arroccato su uno sperone di roccia, sorge uno dei castelli più affascinanti della Sicilia: il Castello Chiaramontano di Mussomeli, conosciuto anche come il "Nido dell’Aquila" per la sua posizione spettacolare su una rupe calcarea, perfettamente integrata con il paesaggio. Qui incontreremo la nostra guida, che ci accompagnerà nella visita degli interni del castello. Questo edificio medievale, appartenuto alla potente famiglia Chiaramonte nel Trecento, vanta un’architettura ricca di ambienti sia interni che esterni di grande valore storico e artistico. Dopo la visita, seconda colazione. Ogni anno, nelle profumate giornate primaverili che precedono la Pasqua, Caltanissetta si anima di un’atmosfera unica. Associazioni cattoliche, confraternite secolari e semplici cittadini si organizzano per celebrare gli antichi e suggestivi riti della Settimana Santa. I Misteri di Caltanissetta, conosciuti anche come "vare", si possono ammirare già dall’alba del Giovedì Santo, durante la fase di preparazione nella Cattedrale. Queste opere, ricche di colori intensi e decorazioni dorate di stile barocco, rappresentano scene della Passione. La “vara” è il termine con cui i siciliani indicano le portantine artistiche utilizzate per trasportare reliquie, statue dei Santi e della Madonna, oltre alle rappresentazioni statuarie dei Misteri. Il termine, derivato dalla parola “bara”, si riferisce per estensione all’intera macchina processionale su cui sono collocate le 16 scene con statue a grandezza naturale. Queste opere, realizzate tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del XX secolo, sono fatte di legno, terracotta e cartapesta. La sfilata è prevista per le ore 20:00, il gruppo si riunirà per un aperitivo. Al termine, rientro in hotel individuale per il pernottamento.
Dopo la prima colazione in hotel, partenza in autobus privato per Enna. Qui incontreremo la nostra guida per iniziare un itinerario che si collega, in un certo senso, anche alla Pasqua, attraverso il racconto affascinante di Proserpina, giovane figlia della Dea Cerere, divinità della terra e della fertilità. Il Museo del Mito è un’esperienza multimediale progettata per far rivivere la storia archeologica e mitologica della Sicilia, con una ricostruzione minuziosa della leggenda della dea. Questa esperienza al momento della redazione del programma risulta chiusa per manutenzione e dunque nel caso in cui fosse ripristinata sarà inserita nel percorso di visita previsto. Enna, conosciuta come l’ombelico della Sicilia, si trova nel cuore dell’isola ed è il capoluogo di provincia più alto d’Italia, a 992 metri sul livello del mare. Dal suo belvedere, offre un panorama vertiginoso. Il centro storico è dominato dal Duomo di Maria Santissima della Visitazione, monumento nazionale e luogo di pace riconosciuto dall’UNESCO. La chiesa è famosa per la sua imponente campana, detta "dei 101 quintali", per la sua architettura barocca e per le opere d’arte custodite al suo interno, tra cui gli affreschi del pittore fiammingo Borremans e i capitelli realizzati da Gagini. Gli interni sono impreziositi da un soffitto a cassettoni in legno e pavimenti in marmo. Proseguendo lungo la via principale, incontreremo numerose chiese, come la Chiesa di San Francesco d’Assisi, che per la sua struttura ricorda un antico palazzo nobiliare, e la Torre di Federico II, con pianta ottagonale. Visiteremo anche la Rocca di Cerere, resti di un antico tempio dedicato alla divinità romana, e il Castello di Lombardia, uno dei castelli medievali meglio conservati in Sicilia. Dal castello si accede alla Torre Pisana, alta 1.200 metri, dalla quale si può ammirare uno spettacolare panorama che abbraccia le Madonie, i Nebrodi, i Monti Erei e l’Etna (la Torre al momento della redazione del programma risulta chiusa temporaneamente, nel caso di riapertura sarà data la possibilità di accedere al castello ed alla torre stessa). Seconda colazione presso la piccola botega-tavola calda Umbriaco, un indirizzo dove conoscerete un vero personaggio che reinventato nobilitando l'arancino abbianandolo alle migliori eccellenze regionali. Vi proponiamo un pranzo degustazione con una selezione di arancini in abbianamente ad un buon calice del territorio ed il suo cannolo doc. Nel pomeriggio, trasferimento a Pietraperzia, un caratteristico borgo di origine antichissima, simile a un presepe arroccato, ricco di storia, palazzi e chiese che arricchiscono la sua architettura. Circondato da verdi colline, il borgo offre scenari incantevoli sulla valle del fiume Imera. Il nome Pietraperzia deriva dal dialetto siciliano petri pirciati (“pietre forate”), in riferimento alle numerose rocce perforate e ai siti di tombe preistoriche presenti nel territorio. Tra i borghi dell’entroterra siciliano, Pietraperzia è uno dei pochi che conserva ancora i valori e le tradizioni del passato, rappresentando un baluardo della cultura contadina siciliana. Il castello normanno è al centro di racconti e leggende affascinanti, ma il borgo vanta anche un ricco patrimonio artistico. Nella parte alta della città si trova la Chiesa Madre, edificata nel Cinquecento da Matteo Barresi, che custodisce sepolcri della famiglia Barresi e un dipinto di Filippo Paladino. Merita una visita anche la Chiesa del Rosario, a pianta centrale, di fronte alla quale sorge il Palazzo dei baroni Tortorici, in stile gotico. Una passeggiata per il borgo permetterà di scoprire da vicino i suoi dettagli più suggestivi. Il pomeriggio sarà dedicato a una delle processioni più emozionanti della Sicilia: Lu Signuri di li Fasci. Questo evento, particolarmente significativo del Venerdì Santo, vede un palo alto più di nove metri, con un crocifisso in cima, issato grazie a centinaia di fasce di lino, lunghe 33 metri, che appartengono ai fedeli come ex voto. Il palo, trasformato in una montagna bianca innevata, culmina con la figura del Cristo, creando un’atmosfera drammatica e spettacolare. La processione, carica di tensione e pathos, è tra le celebrazioni pasquali più rappresentative della Sicilia ed è riconosciuta come patrimonio immateriale della Regione Siciliana. Cena libera. Al termine, rientro in hotel per il pernottamento.
Dopo la prima colazione in hotel, ci sposteremo in bus verso Favara, un paese legato alle sue antiche tradizioni e noto come la città della mandorla e della produzione dell'agnello pasquale in pasta di mandorla. Ma Favara ha una nuova storia da raccontare, una nuova rinascita, ottenuta grazie all’intervento di due artisti che hanno scelto di vivere a Favara invece che a Parigi, e che hanno catapultato il paese in una realtà di Sicilia contemporanea. Con la loro visione e il loro impegno, questi artisti hanno reinventato l’identità della città, trasformandola in una piccola capitale dell’arte contemporanea e aprendo le porte a un nuovo tipo di turismo. Il progetto ha preso forma con il recupero del centro storico e con la creazione del Farm Cultural Park, situato nel cuore del quartiere dei "Sette Cortili". Questo quartiere, caratterizzato dalla presenza di sette piccole corti, era rimasto semiabbandonato nel tempo. Il Farm Cultural Park ha acquisito alcune abitazioni presenti nei Sette Cortili, trasformandole in spazi dedicati all'arte contemporanea: mostre, workshop di cucina, incontri culturali, cocktail bar e molto altro trovano qui il loro spazio. Grazie a questa trasformazione, l’area è passata dall’essere un luogo degradato a diventare un centro di attrazione turistica e un punto di riferimento per l’innovazione e la creatività. La nascita del Farm Cultural Park ha dato un nuovo impulso alla vita cittadina: l’intero centro storico di Favara si è rivitalizzato, con l’apertura di locali che attirano visitatori dai centri vicini e investimenti nel binomio cultura-tradizione. Accompagnati dalla nostra guida, visiteremo questa realtà. Dopo una mattinata all’insegna dell’arte contemporanea, seconda colazione libera e, nel pomeriggio, ci immergeremo in un’atmosfera del passato. Ci dirigeremo verso uno dei borghi protagonisti del film "Il Gattopardo" di Luchino Visconti, tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: Palma di Montechiaro. Qui, passeggiando per le strade del borgo, visiteremo la maestosa Chiesa barocca, risalente alla fine del 1600, preceduta da un’elegante scalinata che ne esalta la bellezza. A pochi passi, il Monastero delle Monache Benedettine potrebbe offrirci la possibilità di acquistare dolcetti preparati quotidianamente dalle monache, come i deliziosi "ricci" o il famoso biscotto "Umberto", dedicato al Re d’Italia. Per chi desidera esplorare ulteriormente, ci sarà la possibilità di raggiungere il Castello di Montechiaro, da cui si può godere di una vista mozzafiato sul mare e sul piccolo golfo, un panorama che toglie davvero il fiato. Al termine della giornata, rientro in hotel, cena in ristorante e pernottamento.
Prima colazione in hotel e partenza in bus privato per Aidone, un piccolo paese ricco di meraviglie, noto soprattutto per il sito archeologico di Morgantina, spesso definito la "piccola Pompei". Immerso in un contesto paesaggistico di straordinaria bellezza, questo luogo rappresenta uno dei siti più suggestivi e significativi della Sicilia, celebre non solo per la sua importanza nella storia della Grecia classica, ma anche per il prestigioso museo che custodisce reperti al centro di vicende storiche e dibattiti accesi. Aidone è soprannominata il "Balcone di Sicilia" grazie al suo belvedere, che regala un’ampia vista sulla Piana di Catania, sull’Etna e sui monti Erei. Una delle particolarità più affascinanti del paese si manifesta la mattina di Pasqua: secondo la tradizione, maschere di cartapesta alte tre metri, raffiguranti i 12 apostoli e chiamate “Santoni”, percorrono le strade del paese in cerca di Cristo Risorto. A mezzogiorno ha luogo la "Giunta", l’attesissimo incontro tra la Madonna, che lascia cadere il manto nero in segno di gioia, e il Cristo Risorto, accompagnato dal fragore dei mortaretti e dal suono festoso delle campane. Seconda colazione in ristorante. Nel pomeriggio, incontro con una guida davvero d'eccezione per visitare il Museo Archeologico, che ospita i preziosi reperti ritrovati a Morgantina. Negli ultimi anni, il percorso museale si è arricchito di numerosi capolavori rientrati da importanti musei internazionali, dopo essere stati trafugati durante scavi clandestini negli anni ’70 e ’80. Morgantina è stata teatro di ritrovamenti, furti e rocamboleschi recuperi di opere di grande valore, come la celebre Dea di Morgantina e la Testa di Ade. Serena, profonda conoscitrice di queste vicende e protagonista del loro recupero, narrerà queste storie affascinanti, simili a un giallo, con grande competenza e passione. Da anni, Serena si impegna attivamente nella lotta contro i traffici illeciti di opere d’arte, noti come “archeomafia”. Rientro in hotel, cena libera e pernottamento.
Dopo la prima colazione in hotel, partenza in bus privato per Cammarata, dove incontreremo la nostra guida. Questo piccolo borgo, situato nella provincia di Agrigento, in occasione di “Agrigento Città Capitale della Cultura” propone un percorso affascinante alla scoperta di una Sicilia nascosta e sempre sorprendente. “La Via del Ghiaccio” è un tour urbano che racconta la storia della neve e il suo utilizzo, dall’enogastronomia alla distillazione. La famiglia La Rocca, per secoli, ha gestito il commercio della neve sfruttando i “Giganti di Pietra” sul Monte Cammarata, ovvero le “neviere”. Queste strutture, documentate in Sicilia sin dal XV secolo, furono progettate per la conservazione della neve, una tecnica che risale addirittura all’antico Egitto. Durante il processo di lavorazione della neve, i nevaioli intonavano canti dalle radici nella tradizione arabo-persiana, dedicati a divinità pagane come la Dea Luna. I dolci del territorio, come le paste bianche ‘cu ghiazzu’, il gelato al pezzo e molte altre specialità enogastronomiche, riflettono questi riti ancestrali. Le neviere, dalla forma quasi ellittica o a mezzaluna, erano considerate luoghi di culto dai nevaioli. Il nostro tour inizierà con la visita alla neviera più importante d’Italia, proseguirà con la Chiesa del Mercante di Neve e la Chiesa Madre, dove conosceremo i riti dedicati ai Santi della Neve, e si concluderà con il Museo Multimediale. Trasferimento ad Agrigento per celebrare la Pasquetta con il classico picnic presso il Giardino della Kolymbethra. Questo raro gioiello archeologico e agricolo racchiude i colori, i sapori e i profumi della terra siciliana, raccontando la storia dell’antica Akragas attraverso reperti e ipogei scavati 2500 anni fa. È un angolo ombroso di paradiso, dove prosperano generosi olivi secolari e gli agrumi inondano la Valle dei Templi con i loro profumi. Un luogo unico in cui natura e storia si fondono armoniosamente. Visita guidata. Al termine, rientro in hotel. Cena libera e pernottamento.
Dopo la prima colazione, check out della propria camera e deposito del bagaglio. Partenza in bus privato per San Biagio Platani e incontro con la guida. In questo piccolo centro agricolo in provincia di Agrigento è usanza allestire per la Pasqua degli splendidi archi naturali, addobbi dagli influssi della dominazione spagnola. In questa atmosfera tipicamente barocca si rimane incantati davanti alle strutture alte sino a tredici metri, realizzate con materiali poveri, offerti dalla natura, quali canne, agavi, salici, rami di alloro e di rosmarino e palme, che ricalcano fontane, portali e facciate di chiese. Tutto ciò che viene utilizzato nella realizzazione di questa grandiosa scenografia ha un suo significato simbolico. Con gli archi viene riprodotta una chiesa, con il prospetto principale, la lunga navata centrale, a seguire l’arco e infine, nella parte opposta del viale, l’abside. Gli archi vengono decorati anche con sculture di pane e sono posti particolari lampadari artistici colorati da collane di datteri, pasta o altro materiale, e mosaici realizzati con ogni tipo di cereali, fiori, arance, datteri, che raffigurano il volto di Gesù, della Madonna ed altri soggetti riguardanti la natura. La festa infatti rappresenta il tripudio della natura che rifiorisce, come dimostrano il grano, i cereali, i fiori variopinti e la tantissima frutta utilizzata. Gli elementi più importanti sono le cuddure, delle vere e proprie sculture di pane che, sapientemente lavorato dalle mani delle donne del paese, assume le forme di angeli, colombe, campane ed altri simboli della cristianità. In passato il pane rappresentava un ex voto, lo si appendeva agli archi e dopo la celebrazione veniva offerto ad amici e parenti. Una visita al Museo degli “Archi di Pasqua”, sarà un viaggio tra le sculture più belle e rappresentative delle edizioni passate. Seconda colazione in libertà. Trasferimento all’aeroporto di Catania, dove completiamo le pratiche d’imbarco per il volo diretto a Torino Caselle. Al termine del viaggio, un altro trasferimento in bus ci conduce alle rispettive località di origine.
L’albergo diffuso è una nuova forma di ospitalità, con 20 sistemazioni tra camere e appartamenti, dislocate su 3 diverse vie nel centro storico di Caltanissetta: Via Villaglori (edificio principale), Via Scoto e Via Provvidenza (edifici distaccati a 50 e 100 mt dall’edificio principale) in uno dei quattro quartieri storici più antichi della città. Le camere, ognuna indipendente e con un’identità specifica, permettono di vivere un’esperienza autentica della Sicilia, nel cuore di un borgo in miniatura. Antichi Ricordi Hotel di Charme e SPA vi accoglierà per scoprire le bellezze della Sicilia, nel cuore dello storico quartiere ebraico di Caltanissetta. Questo hotel e la sua proprietaria sono l'emblema di una Caltanisetta alla ricerca di un riscatto e di una seconda chance dopo anni di decadenza e di crisi economica. Oggi questo indirizzo è la sistemazione ideale per chi desidera scoprire un territorio ricco di storia e paesaggi naturalistici intensi, sarà il punto di partenza per la visita ai siti Unesco più importanti della Sicilia: Piazza Armerina, il Vulcano Etna, le vie del Barocco ed i percorsi meno conosciuti ed affascinanti come le Miniere di Caltanissetta. Ogni camera ha il nome di una miniera e attraverso gli arredi, le opere e le fotografie di alcuni artisti nisseni, rimanda alla storia delle miniere e delle zolfare, in cui è radicata l’identità dell’entroterra siciliano. La ricca colazione a buffet offerta agli ospiti nell’edificio principale o direttamente in camera, regala un risveglio con i sapori autentici e deliziosi del territorio, con i prodotti tipici siciliani, locali e biologici e un’accurata selezione di piatti dolci e salati, bevande calde e fredde, frutta e ingredienti freschi. Antichi Ricordi Hotel & SPA offre la possibilità di trascorrere momenti indimenticabili dedicati alla cura del benessere all’interno dell’area wellness, composto da bagno turco, vasca idromassaggio, doccia e cascata emozionale e area trattamenti. Le volte sul soffitto rendono questi ambienti unici nel loro genere e le architetture lineari e semplici richiamano il tema del ”passato che incontra il presente”, con il suggestivo aiuto di luci soffuse, create tramite lampadari artigianali e realizzati con materiali locali (sale e zolfo).
Tra le dotazioni, agli ospiti verrà fornito un kit di cortesia che comprende telo bagno e ciabattine.