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Il Cammino del Salento

sabato 13 - venerdì 19 settembre 2025

Viaggio di gruppo
13 settembre 2025
Iscrizione entro il 13 luglio 2025
Posti totali 18 • Partenza garantita a 12 iscritti

1.590 €

Cammino nella bellezza del Salento tra contemplazione, arte, sapori veraci ed il popolo della Pizzica

Il Cammino del Salento arricchito con tappe d'arte, incontri, momenti di sapori autentici e gastronomia per godere di una terra che appassiona e regala spettacoli unici. Da Lecce a Galantina passando per Otranto, Castro Marina e Cesarea Terme con i preziosi centri storici uniti dalla sottile linea del sentiero del cammino attraverso antichi uliveti, boschi di querce, macchia mediterranea, spiagge, calette, grotte e strapiombi mozzafiato. L'immaginazione qui va oltre la realtà!

In questo viaggio sarete accompagnati da:
Giorgio Baravalle
Partenze da
Cuneo e Torino
In Terre di Granda Club
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Sabato 13 settembre - Alla scoperta dei tesori di Lecce

Ritrovo in aeroporto a Torino per volo Ryan air per Brindisi (possibilità di navetta transfer da e per aeroporto come riportato in seguito). All' arrivo (ore 9.50), trasferimento privato per Lecce. Sistemazione dei bagagli presso l'hotel selezionato e seconda colazione libera. Nel pomeriggio, visita alla scoperta dello straordinario centro storico di Lecce, che, con la sua pietra bionda e morbida diventa un vero e proprio pizzo dando forma a strabilianti balconi di dimore aristocratiche, meravigliose facciate e spazi urbani come il Duomo, Piazza Sant'Oronzo o la Basilica di Santa Croce. Rientro in hotel per un pò di relax, prima della cena in ristorante selezionato. Pernottamento in hotel.


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Domenica 14 settembre - In cammino verso Otranto.

Percorso a piedi: 20 km durata: 5 ore e trenta

Dopo la prima colazione, trasferimento privato a Torre dell’Orso. Da qui si intraprende il primo tratto del nostro percorso a piedi lungo il sentiero per le due sorelle: due meravigliosi faraglioni resi celebri da una antica leggenda. Procedendo sulla costa tramite il sentiero ben visibile, si arriva ai faraglioni di Torre Sant’Andrea, un’opera d’arte della natura. Proseguendo si arriva alla piccola baia con lo scoglio Tafaluro, conosciuto come “la sfinge”. Procediamo ancora sulla costa e all’altezza di Conca Specchiulla rientriamo nella pineta, percorrendo lo sterrato con la staccionata in legno. Si arriva alla via degli alimini, si percorre la strada sul marciapiede e quasi alla fine del viale, quando si riescono a intravedere i laghi, si procede verso sinistra su un sentiero attrezzato con percorso ginnico e area pic nic. Si percorre poi un breve tratto sulla spiaggia, arrivando al ponte dei laghi Alimini. Proseguendo nella pineta, superata un’altra area pic nic, si arriva alla baia dei turchi. Si percorre ancora un tratto di strada vicinale, via Santo Stefano, arrivando infine ad Otranto. Sistemazione dell'hotel selezionato e cena. Pernottamento.


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Lunedì 15 settembre - Otranto perla del Salento e verso Porto Badisco

Percorso a piedi: 22 km. Sterrato ed asfalto. Percorrenza: 6h

Dopo la prima colazione, la mattinata sarà dedicata alla scoperta di Castello d'Otranto, un imponente edificio di difesa che ha ispirato anche suggestioni letterarie; scendendo dal fossato si arriva al porto. Tappa alla meravigliosa cattedrale di Otranto, una chiesa consacrata nel 1088 e costruita sui resti di un villaggio messapico, una domus romana e un tempio paleocristiano. Mescola elementi bizantini e romanici, con un enorme pavimento a mosaico, cimeli dei martiri e una cripta simile a quella della Mezquita di Cordova. Seconda colazione libera. Nel primissimo pomeriggio verso le 13.30 si prosegue poi con il nostro trekking  con un percorso costiero mozzafiato che raggiunge la torre del serpe, masseria orte, il laghetto ex cava di bauxite, il faro palascìa (punto più a est d’Italia), torre Sant’Emiliano, fino a Porto Badisco, il primo approdo di Enea, descritto nell’Eneide di Virgilio: l’eroe vi avrebbe fatto scalo nel suo viaggio in Italia dopo la fuga da Troia. Dalla sabbia, sul lato sinistro, si nota un singolare fenomeno: affiora acqua dolce che si trasforma in un piccolo rigagnolo lungo pochi metri prima di finire in mare. E’ una sorgente, uno degli ultimi rami del fiume sotterraneo in cui convogliano le acque della Valle dei Cervi. Il mare di Porto Badisco è ricchissimo di gustosi ricci marini ed altre prelibatezze. Tappa aperitivo allo storico Bar Carlo dove godersi un'autentica atmosfera d'altri tempi per festeggiare la conclusione della giornata. Dopo la pausa tramite sentieri e la via Appia Calabro Salentina, passando per la Masseria Grande, si arriva infine a Villaggio Paradiso e di qui dopo circa una mezz'ora alla Tenuta Cursano che ci accoglierà nelle sue nuovissime camere e per la cena. Pernottamento.

 


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Martedì 16 settembre - Borghi e mare..

Percorso a piedi: 23 km. Sterrato ed asfalto. Percorrenza: 6h

Dopo la colazione, breve trasferimento a Santa Cesarea Terme, dove dominano la Chiesa Madre del Sacro Cuore, le scritte in ebraico sulla facciata della Porta d’ Oriente, Palazzo Sticchi. Da qui si riparte  lungo il Cammino del Salento e dopo circa 800 m alla baia di Porto Miggiano, si prosegue per un tratto su strada asfaltata e poi su sentieri, fino ad arrivare a Castro. Visitato il centro storico del piccolo borgo, si scende verso Castro Marina. Da Punta Correnti inizia un tratto di 2 km su scogliera, un po’ difficoltoso da percorrere con lo zaino, valutate quindi se fare questo tratto sulla strada asfaltata parallela. Si arriva così alla cala dell’acquaviva, una insenatura con sorgenti di acqua fredda, ai piedi della serra di Marittima. Si prosegue  tramite il sentiero natura belvedere, il sentiero serra del mito, passando la torre del sasso e le sette pajare e arrivando a Tricase porto, premiata con le 3 Vele di Legambiente. Si raggiunge infine Marina Serra tramite la litoranea, famosa per la sua  favolosa piscina naturale. Cena e pernottamento in hotel.


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Mercoledì 17 settembre - Santa Maria di Leuca, Finis Terrae

Percorso a piedi: 22,3 km. Sterrato ed asfalto. Percorrenza: 5,5 h

Tramite il Sentiero del Nemico e strade vicinali si arriva al Palazzo Baronale Serafini-Sauli di Tiggiano, dal cui cortile principale si accede ad uno splendido giardino mediante un ingresso a tre arcate, con una balaustra, che conduce al frutteto e al bosco. Si arriva poi a Corsano con il suo Palazzo Feudale Capece, per poi proseguire verso Marina di Novaglie, con le sue torri costiere e grotte accessibili dal mare. Tramite il Sentiero delle Cipolliane, dove sono presenti le famose grotte, sulla linea di confine tra la terra e il mare, lungo un paesaggio mozzafiato a picco sul mare si arriva all’insenatura del Ciolo. Ad unire le due sponde più alte delle rocce, c’è un grande ponte (Ponte Ciolo), a 40 metri dal livello del mare. Tramite delle scalinate si raggiunge la piccola spiaggia. Dal Ciolo si raggiunge Gagliano del capo tramite un percorso disseminato di grotte e falesie. Proseguendo su strade vicinali si raggiunge l’Erma Antica, dove si può effettuare il rito delle pietre degli antichi pellegrini. Camminando ancora vi troverete ai piedi della cascata monumentale di Santa Maria di Leuca: 284 gradini vi separano dal Santuario de Finibus Terrae, meta finale del Cammino del Salento.  Sistemazione in hotel, cena e pernottamento.


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Giovedì 18 settembre - L'incanto del mare di Leuca

Dopo la colazione, mattinata a disposizione per rilassarsi e godersi le splendide spiagge di Santa Maria di Leuca. Seconda colazione libera. Nel pomeriggio trasferimento a Galatina, molte sono le ipotesi formulate sulle origini di questa cittadina, la tradizione locale asserisce che Galatina sia stata fondata da alcuni coloni greci, questi intitolarono il primo nucleo abitato alla Dea Minerva il cui animale sacro era la civetta, infatti, oggi lo troviamo come simbolo sull'emblema della città. Sistemazione nelle camere riservate e cena in hotel.


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Venerdì 19 settembre - Il gioiello di Santa Caterina a Galatina

Dopo colazione e, come ultimo regalo offerto da questa meravigliosa terra, vi proponiamo una passeggiata nel centro storico di Galatina ed alla spettacolare Chiesa di Santa Caterina con i cicli d' affreschi che sono una delle più vaste rappresentazioni pittoriche del Salento. La Basilica di Santa Caterina d'Alessandria, monumento nazionale, è una costruzione tardo-romanica e gotica i cui interni furono completamente affrescati verso la fine del XIV secolo da maestranze locali di una qualità non straordinaria e dunque non furono neppure apprezzati dalla committente, Maria d'Enghien, moglie di Raimondello Orsini Del Balzo che fu il promotore della chiesa (allora non era ancora basilica). La stessa Maria D'Enghien decise di far completamente riaffrescare l'edificio (primi decenni del Quattrocento) chiamando artisti da varie zone della penisola: maestranze di scuola giottesca e senese ed un certo Franciscus De Arecio (Francesco d'Arezzo). Le influenze giottesche sono particolarmente visibili negli affreschi delle vele della seconda campata nelle quali sono raffigurati i sette sacramenti. Gli elementi di scuola senese sono riscontrabili in alcuni affreschi dell' ambulacro sinistro: per esempio nella scena raffigurante l'Annunciazione si possono notare i colli dei personaggi un po' allungati, elemento caratteristico delle pitture senesi di quel periodo. L'unico affresco recante la firma Franciscus De Arecio è ubicato nell'ambulacro destro e riporta un'immagine di Sant'Antonio Abate; assieme al nome dell'artista viene riportata la data MCDXXXV. Tracce delle prime pitture sono visibili in vari punti dell'edificio dove si sono distaccati gli affreschi più recenti e quindi risulta particolarmente visibile il primo strato. Per la vastità dei cicli pittorici, la Basilica galatinese è seconda solo alla Basilica di San Francesco d'Assisi. è uno dei pochi esempi di architettura gotica del Salento. La facciata è tricuspidale, in stile romanico pugliese, con un ampio rosone in pietra e portali finemente scolpiti. L'interno, maestoso nelle proporzioni, è a cinque navate. Pareti, pilastri, archivolti, volte ed affreschi lo caratterizzano in ogni angolo. La splendida chiesa è stata dichiarata Basilica Minore Pontificia nel 1992. Nell'abside è presente il mausoleo di Giovanni Antonio Orsini Del Balzo, figlio di Raimondello e Maria d'Enghien. Adiacenti alla Basilica furono costruiti anche il monastero Orsiniano, riedificato nella seconda metà del Seicento e l'Ospedale, con diritto di patronato, attualmente denominato Palazzo Orsini e adibito a sede municipale. Galatina è poi anche terra di pizzica e tarantate che rappresentano un pezzo importante della storia di questo territorio, della sua identità e della sua cultura. Un mix prezioso e motivo di orgoglio per tutti, nell’era della globalizzazione. Al temine di questa visita d'eccezione, seconda colazione libera e trasferimento in aeroporto a Brindisi per le operazioni di imbarco sul volo per Torino.


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La quota non comprende

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