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Torino - 13 regali di Natale

domenica 8 dicembre 2024

Viaggio di gruppo
8 dicembre 2024
Iscrizione entro il 30 novembre 2024
Posti totali 17 • Partenza garantita a 17 iscritti

72 €

Galleria Sabauda e Cappella dei Mercanti

“13 regali di Natale” è un itinerario presepiale raccontato attraverso 13 tele pittoriche della colllezione Savoia/Carignano esposte nelle sale della Galleria Sabauda di Torino. 13 carezze scelte per voi che rappresentano il tema della natività, partendo dall'Annunciazione, all'adorazione dei pastori e dei Re Magi fino alla presentazione di Gesù bambino al tempio. Tutti i segreti racchiusi nei personaggi che adornano il presepe attraverso gli occhi dell'autore e degli scritti canonici e apocrifi, curiosità dal sacro al profano. Chiude la mostra un dipinto di villaggio innevato "scaldacuore", che porta il visitatore nella vera atmosfera magica del Natale.

A cura di Massimiliano Ferrari Di Vincenzo
In questo viaggio sarete accompagnati da:
Davide Cabodi

Contiene un'esperienza IoVivoItalia
Profilo della Guida Turistica Davide Cabodi
Partenze da
Cuneo
In Terre di Granda Club
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Domenica 8 Dicembre 2024

Partenza con bus da Cuneo, con prese di salita come da elenco per raggiungere Torino per la prima visita alla Galleria Sabauda. La storia della pinacoteca ha origine nel 1497 quando i Savoia riunirono in un inventario le opere antiche acquisite dalla casata. Il primo vero catalogo risale al 1631 ed è accuratamente conservato in una apposita teca. I preziosi dipinti vennero dapprima sistemati nella galleria che metteva in comunicazione Palazzo Reale e Palazzo Madama che, più volte danneggiata da incendi, non fu più ricostruita. La "Reale Galleria", forte di 365 dipinti, fu inaugurata nel 1832 da Carlo Alberto a Palazzo Madama nel giorno del suo compleanno, dando vita ad un arricchimento alla collezione nel tempo grazie al Principe Eugenio di Savoia-Soissons fino ad arrivare a Riccardo Gualini.  Ad oggi la Galleria Sabauda è da considerarsi una delle più importanti pinacoteche d’Italia con più 700 opere di autori italiani ed europei prodotte dal Duecento al Novecento. Abbiamo pensato di proporre un itinerario super natalizio, andando a rintracciare sala per sala le sole opere che raccontano il Natale ed individuandone tredici, dal quattrocento al settecento. 13 regali di Natale che attraverso le pitture che rappresentano natività e adorazioni, con la sapiente voce della nostra guida saremo condotti in un percorso tra arte sacra e paganesimo con aneddoti legati al Natale. (Dopo il percorso guidato, tempo disponibile per la visita del museo e le sue collezioni). Trasferimento a piedi nella vicina via Garibaldi, per la visita di una Cappella nascosta in un palazzo. Si tratta della Cappella del Mercanti, un gioiello di arte barocca  costruita alla fine del ‘600 per permettere alla Congregazione dei Banchieri, dei Negozianti e dei Mercanti di avere uno spazio di incontro per le riunioni che fosse al tempo stesso un luogo dove poter pregare. All’interno della cappella si trovano diversi dipinti, affreschi e decorazioni che risalgono per la maggior parte al XVII e al XVIII secolo. Riccamente decorata con affreschi settecenteschi, tutti raffiguranti il tema della Natività o il mistero dell’Epifania, facendo diventare i Re Magi una sorta di protettori della cappella stessa. Ma il Natale, precede la fine dell’anno e solo un orologio o meglio un calendario può rappresentare questo evento, come il “Calendario perpetuo”. Pare che questo oggetto unico sia più conosciuto all’estero che dai torinesi stessi: infatti, i turisti stranieri vanno a colpo sicuro, entrano in cappella e non trovandolo chiedono dove sia il “computer”. In realtà, non è un computer come quelli usati oggi, ma la definizione ben si adatta, dato che si tratta di una vera rarità per gli appassionati della tecnologia e all’epoca, quasi due secoli fa, veniva definito come “la macchina”. Non aspettatevi di vedere uno strano macchinario, ma nemmeno un canonico calendario. Vi troverete di fronte ad una grossa scatola appesa al muro, con scritte, ritratti, numeri – il tutto curiosamente rifinito con alcune finestrelle ed incorniciato come fosse un quadro. La prodigiosità di questo macchinario è che vi sono memorizzati ben 46.000 dati che si possono consultare semplicemente ruotando una manovella e impostando la data che interessa. Si, perché contiene tutti i dati che compaiono in un normale calendario che però, come ben sappiamo, quando termina l’anno perde ogni valore perché ogni anno variano i singoli giorni del mese, le fasi lunari si presentano in date differenti, l’anno può essere bisestile con la presenza del 29 febbraio; e le ricorrenze religiose come la Pasqua, le Ceneri, il Corpus Domini, l’Ascensione o la Pentecoste cadono in date del tutto diverse. Il calendario meccanico invece è sempre aggiornato; oltre a fornire dati dell’anno in corso, conserva quelli degli anni passati e svela ogni curiosità per quelli a venire fino all’anno 4000. Dopo la visita, ci delizieremo con una “Merenda Reale”, tradizione nata nel lontano ‘700 alla corte sabauda per calmare l’appetito dei nobili nel tempo che trascorreva tra il pranzo e la cena e nel dopo cena (la merenda reale poteva essere servita infatti tra le 14.00 e le 22.00). Protagonista assoluto di questo goloso momento era il cioccolato ovviamente (a Torino non poteva essere altrimenti), servito insieme ad altre deliziose bontà della tradizione piemontese, servita con i “bagnati”, ovvero i biscotti della tradizione e dai “Diablottini” i primi cioccolatini della storia e torroncini. Rientro nei propri luoghi d’origine del viaggio.


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