Questa nuova edizione di Euroflora torna rinnovata negli spazi, nelle forme e nei contenuti. Protagonisti da sempre sono i fiori e le piante provenienti da ogni angolo d’Italia e del mondo. Spazio alle nuove tendenze nella progettazione dei giardini, e alle soluzioni più innovative in fatto di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale.
Partenza per la Liguria dai luoghi prestabiliti, colazione libera in autogrill, ed arrivo a Genova a metà mattinata. Ingresso alla fiera e tempo libero a disposizione.
La XIII edizione della Mostra internazionale di piante e fiori, unico appuntamento italiano tra le floralies europee riconosciute da AIPH, International Association of Horticultural Producers.
Un vero e proprio ritorno alle origini perché, dopo le edizioni ospitate nei Parchi di Nervi, l'edizione 2025 torna nella sua sede originaria: il nuovo Waterfront di Levante, l'ex area fieristica che, per l'occasione, si trasforma nuovamente in uno spazio espositivo spettacolare. Tra le novità, infatti, figurano il nuovo parco urbano, gli spazi espositivi galleggianti e l’arena dentro il Palasport.
Il tema della mostra si snoderà tra l’arte ed il coinvolgimento di tutti i sensi. Sono stati scelti alcuni elementi fortemente simbolici – come il Cretto di Burri o il dripping di Pollock – riconducibili all’identità artistica di grandi Maestri del Contemporaneo che, oltre a strutturare l’articolazione spaziale dell’allestimento, richiamano l’attenzione sulle problematiche del nostro tempo: scarsità d’acqua, contaminazione tra paesaggi naturali e antropizzati, necessità di una nuova leggerezza e naturalità.
L’impostazione del progetto ribadisce l’importanza del suolo come primo riferimento dell’agire umano sulla Terra, l’elemento che abitiamo e che riunisce acqua e cielo. Un elemento da vivere attraverso la vista e il tatto. Il suolo è visto come superficie spesso lavorata e punto di incontro tra naturale e artificiale, connubio tra opera della natura e dell’uomo. Tale è il paesaggio italiano, europeo, mediterraneo.
Sulla traccia di questa visione della terra come superficie manipolabile, prende forma l’idea degli Origami, innalzati a modelli di pratica quotidiana che possono diventare espressione artistica. Il loro ruolo all’interno del disegno generale è quello di 'landmark' che aiutino le persone a orientarsi tra i diversi spazi espositivi, strutture identitarie delle varie aree di progetto.
Il concetto di contaminazione tra uomo e natura ritorna poi nelle Arene, anch’esse disposte lungo il percorso narrativo: spazi destinati alla condivisione dei saperi per una crescita comunitaria.
Nel tardo pomeriggio partenza per il viaggio di rientro con arrivo nelle singole località previsto in serata.