Lasciati conquistare dal Nilo a bordo di Eyaru: la più raffinata Dahabeya di Kel12 che solca le acque del Nilo offrendo piacere e relax, una interminabile suggestioni e agli scenari che solo questo fiume regala. Eyaru è eleganza, comfort, uno stile di viaggio discreto con ritmi lenti, senza fretta. Ci si permette il lusso di fare tappa dove le grandi navi non possono attraccare, si visitano siti che altre crociere non propongono, arrivando in quelli principali nei giorni di minor affollamento.
Un viaggio che scorre nella calma e nella tranquillità e nell'amore per la natura che la completa assenza dei motori può garantire.
Per questo Eyaru sarà la vostra casa a vela su un Nilo da sogno. Data in esclusiva per In Terre di Granda Club.
Partenza dall’Italia con volo di linea per Il Cairo. All’arrivo, disbrigo delle formalità doganali e incontro con il nostro referente in loco. Trasferimento in hotel. Cena libera.
Pernottamento presso l'Hyatt Regency Cairo West.
Prima colazione in hotel. Al mattino, visita della Piana di Giza con le tre Piramidi e l’iconica Sfinge. Proseguimento con la visita del GEM, il nuovo museo egizio. Al momento della scrittura di questo itinerario il GEM non è ancora completamente operativo, ma sono aperte, oltre alla hall e alla scalinata principale, ben 12 sale, pertanto, non possiamo non includere questa visita! D’altra parte, nel vecchio museo egizio di Piazza El Tahrir è ancora custodito il celebre Tesoro di Tutankhamon, per cui abbiamo deciso di includere entrambi questi musei nel vostro itinerario di viaggio. Nel momento in cui il Tesoro di Tutankhamon verrà spostato nel nuovo museo, il vecchio museo di Piazza El Tahrir non verrà più visitato e si lascerà più tempo alle visite del GEM. Pranzo in ristorante durane le visite. Al termine delle visite, trasferimento in aeroporto e volo per Aswan. All’arrivo a Aswan, trasferimento a bordo della Dahabeya. Cena a bordo o piatto freddo in camera in base all’orario di arrivo. Pernottamento.
Prima colazione. Al mattino presto, circa alle ore 06.00, partenza per la visita di Philae, a cui si può accedere solo con piccole barche a motore, visiteremo il tempio definito la perla del Nilo dove sono passati pellegrini e guerrieri per venerare la figura di Iside. Per vedere il tempio, quarant'anni fa, le barche dei visitatori si dirigevano verso l'isola di Philae, dove fu originariamente costruito il complesso templare in età tolemaica. Dopo la costruzione della Diga di Aswan il livello del Nilo è salito, sommergendo completamente l’isola e il tempio per sei mesi l'anno. Attraverso l'acqua pulita del fiume era possibile vedere i cortili e le colonne sommerse. A fine degli anni ‘70, quando sarebbe diventata una realtà l'isola sommersa per sempre, i templi sono stati smontati blocco per blocco e ricostruiti al disopra del livello delle acque sulla vicina isola di Agilkia, rimodellata per assomigliare il più possibile all'isola sommersa di Philae.
Al termine proseguimento in bus verso Abu Simbel. Sono circa 3 ore. Anch’essi destinati ad essere sommersi dalle acque del Nilo, sbarrate dalla nuova diga di Aswan, i templi di Abu Simbel furono smontati e ricostruiti pezzo per pezzo tra il 1964 e il 1968 a circa 300 metri dalla posizione originale, grazie ad un intervento internazionale promosso dall’Unesco. I due templi furono fatti costruire dal faraone Ramsete II: il Grande Tempio, dedicato al faraone stesso, è scavato per 55 metri nella roccia con una facciata larga 35 metri dove si ergono 4 statue che raffigurano Ramsete II con ai piedi la regina, la madre e i figli; il Piccolo Tempio, dedicato alla dea Hathor e costruito in onore della moglie Nefertari, ha una facciata alta 12 metri lungo la quale sono presenti 4 statue del faraone e 2 di sua moglie in posizione eretta, con a fianco quelle dei figli. Pranzo al sacco. Nel pomeriggio, rientro ad Aswan.
Inizio della navigazione in direzione di Luxor. Il tratto del Nilo tra Aswan e Luxor rappresenta la parte tipicamente africana dell’Egitto, le rive del fiume qui sono caratterizzate da una lussureggiante vegetazione, mentre le città della regione sono poco sviluppate. Questa è stata la zona più meridionale dell’Egitto sin dai tempi dei faraoni. Il suo capoluogo, Aswan, conta circa 1 milione e mezzo di abitanti. La Prima Cateratta di Aswan, dove il Nilo è bloccato dalle rocce, segnava il confine del territorio tra l’antico Egitto e la Nubia, regno africano, che si estendeva su ampi territori a monte di Aswan fino all'attuale città di Khartum, in Sudan. Durante i tempi del loro potere gli egizi inviavano spedizioni militari verso sud e per contrassegnare le loro conquiste territoriali edificavano grandi templi, come quello di Abu Simbel. Nei periodi di debolezza invece, erano i nubiani a salire verso nord, arrivando persino a fondare una nuova dinastia, a Menfi. In epoche successive, i greci, e i romani poi, tentarono di mantenere un controllo su questo territorio di frontiera e con una politica assimilativa riuscirono a costruire un gran numero di monumenti, tra cui i templi di Esna, Edfu e Philae, straordinarie testimonianze del periodo per la loro architettura, ma anche per la loro incantevole ubicazione. Per visitare i monumenti di questa regione la soluzione migliore è quella di navigare lungo il Nilo, scendendo da Aswan a Luxor accompagnati dalla corrente, ammirando le sponde del fiume bordate da palmeti e piantagioni. La dahabeya ci offre la possibilità di giungere ai siti maggiori nei giorni di minore affollamento e anche di visitare quelli minori dove le grandi navi da crociera non possono attraccare.
Cena a bordo.
Al mattino, sosta in un villaggio locale per conoscere le tradizioni e la vita quotidiana delle rive del Nilo. Proseguimento della navigazione verso Edfu. Ad Edfu visiteremo il Grande Tempio di Horus. Il tempio è sicuramente uno dei monumenti più suggestivi tra Luxor e Aswan. Rimase sepolto da sabbia e fango per quasi due millenni, mostrandosi oggi come il tempio tolemaico più grande e meglio conservato d'Egitto. Costruito in età greco-romana, ha caratteristiche classiche tipiche dell'architettura egizia antica. La sua visita è utile quindi per vedere come apparivano i templi egizi nella loro struttura originale. Il tempio di Horus è particolarmente interessante per gli egittologi in quanto si ispira alle strutture faraoniche più antiche. Per accedere al tempio si deve necessariamente passare attraverso un bazar turistico di modesto interesse. Due eleganti statue di Horus in granito nero fiancheggiano l'ingresso al pilone, che conduce a un ampio colonnato e alla prima sala ipostila. Pranzo e cena a bordo.
Prima colazione. Proseguimento della navigazione verso Esna. Raggiungeremo il tempio tolemaico consacrato al Dio Khnum, il dio a testa d’ariete, che creò gli uomini con argilla plasmandoli sul suo tornio da vasaio. Il tempio è sepolto nel centro della città, in un'enorme fossa profonda 10 m sotto il livello della strada principale. Il tetto è ancora intatto e si trova al livello delle fondamenta delle case circostanti. Un attento restauro ha riportato alla luce i colori incredibili delle colonne e del soffitto. Al termine della visita, passeggiata nel caratteristico mercato locale.
Proseguimento della navigazione in direzione di Luxor, arrivo nel pomeriggio a Luxor. All’arrivo, visita del tempio di Luxor, che sorge al centro della città, anch’esso sulla riva orientale del Nilo. Il tempio è uno dei più affascinanti monumenti dell’antico Egitto, elegante esempio di architettura faraonica. Dedicato ad Amon e al rito della fertilità, il tempio fu eretto da Amenhotep III, (Amenofi III, il "Re Sole" della XVIII Dinastia) il cui lungo regno rappresentò l'apice del potere e del prestigio dell'antico Egitto. La via che conduce al tempio, costeggiata da due file di sfingi è chiamata il Viale delle Sfingi e un tempo arrivava fino a Karnak, 3 km più a nord. Passeggiando nei dintorni, tra gli edifici moderni di Luxor, si trovano tracce di questa via processionale con ancora qualche frammento di statua intatto. Arrivando al tempio, si noterà per prima cosa il pilone principale davanti all'entrata, decorato con scene della vittoria di Ramses II sugli Ittiti, nella battaglia di Qadesh. Davanti al pilone c’erano in origine sei colossali statue di Ramesse II e due obelischi. Nel XIX secolo uno degli obelischi fu spostato a Parigi nella Place de la Concorde, dono al popolo francese da parte dell’allora vicerè egiziano Mohammed Ali.
Pranzo e cena a bordo.
Prima colazione. Visita del complesso templare di Karnak. Forse il più esteso complesso templare mai costruito. Karnak è il sito più importante dell'Egitto faraonico. Ampliato dalle dinastie che si susseguirono, il suo sviluppo è continuato per oltre 2000 anni ed è oggi una collezione di santuari, piloni e obelischi, un vero archivio storico in pietra a cielo aperto. Nel corso degli anni gli scavi hanno rivelato la struttura del vasto complesso. Oltre al colossale tempio di Amon, il sito occupa una superficie di oltre 100 ettari e comprende una incredibile quantità di edifici che testimoniano l'importanza della città di Tebe. Il complesso si è sviluppato in epoche diverse in gran parte per opera dei sovrani Hatshepsut, Thutmosi III, Sethi I e Ramesse II, ma il santuario originario del Grande Tempio di Amon fu eretto ancora prima, durante il Medio Regno, intono al 1900 a.C. I faraoni successivi ampliarono il primo nucleo fino al primo pilone, l'attuale ingresso al sito risale al 370 a.C. Anche in età post-faraonica, i tolomei, i romani e i primi cristiani hanno lasciato le loro impronte. Attraverseremo il viale degli arieti regali che ci condurranno al grande pilone di Karnak per proseguire sino al gran cortile che raccoglie monumenti di epoche differenti. Ci perderemo nella grande sala ipostila dalle 134 colonne, unico esempio nel suo genere. Proseguiremo nel labirinto di Karnak per poi trovarci di fronte all’unico lago sacro rimasto dall’Egitto Antico.
Pranzo a bordo.
Nel pomeriggio, visita del piccolo ma interessantissimo Museo di Luxor.
Cena e pernottamento a bordo.
Prima colazione e a seguire giornata dedicata all’enigmatico mondo della Necropoli Tebana.
I colossi di Memnone, dedicati in origine al sovrano Amenofi III. La Valle dei Re, che accoglie circa 60 sepolture risalenti al nuovo Regno, tra cui la tomba di Ramses VI una delle più belle, formata da un corridoio centrale che accede ad un’anticamera, la quale porta ad una stanza a pilastri, e, tramite un secondo corridoio ad un’altra anticamera che conduce alla sala del sarcofago.
Il villaggio degli artigiani con le tombe cosiddette “dei Capi Operai”, che offre un esempio artistico particolarmente elegante e raffinato. Qui sarà interessante notare la differenza dei temi affrontati nelle decorazioni rispetto a quelle delle tombe dei faraoni.
Ed infine, la Valle delle Regine con l’esclusiva visita alla tomba di Nefertari. La decorazione è davvero di una qualità eccezionalmente elevata e quasi tutte le superfici presentano colori vivaci. La tomba fu scoperta nel 1904 dall’allora direttore del Museo Egizio di Torino Ernesto Schiaparelli. Il soffitto azzurro scuro è costellato di stelle gialle. Al momento della stesura di questo itinerario la Tomba di Nefertari è chiusa per restauro. Non sappiamo quando riaprirà, pertanto, qualora al momento della visita la Tomba dovesse ancora essere chiusa, la visita della Valle delle Regine verrà sostituita con la visita del Tempio funerario di Hatshepsut. Rientro a bordo per il pranzo.
Nel pomeriggio si riprende la navigazione in direzione di Qena, navigando in un tratto di Nilo generalmente non frequentato dalle altre imbarcazioni.
Cena e pernottamento a bordo.
Nota: nel caso in cui il livello delle acque del Nilo fosse troppo basso per proseguire la navigazione fino a Qena, in questo pomeriggio si visiterà il Tempio di Medinet Habu e il giorno successivo si procederà verso Abydos e Denderah in bus. Purtroppo la strada è lunga e a tratti dissestata, ma la visita ripagherà certamente la fatica del viaggio.
Prima colazione. Sbarcati a Qena si parte in bus per la visita del tempio di Abydos. Abydos è considerato il Signore dei templi dell’antico Egitto, sia del punto di vista religioso e mitologico, sia dal punto di vista artistico, rappresentando la scuola artistica più raffinata che l’Egitto abbia conosciuto, è la destinazione di pellegrinaggio per eccellenza nell’Egitto antico essendo stato il culto di Osiride il re dei morti. Al termine della visita si rientra alla volta di Denderah per visitare il tempio risalente all’epoca tolemaica e romana consacrato ad una delle divinità più venerate dell’Egitto antico, ossia la Dea dell’amore, della bellezza, della musica e della poesia Hathour. Pranzo al sacco. Rientro a bordo per una merenda rinforzata. Nel pomeriggio navigazione di rientro a Luxor.
Cena a bordo.
Dopo la prima colazione trasferimento in aeroporto e partenza per Il Cairo. Proseguimento per Milano o Roma.
Per ragioni tecnico-operative l'itinerario potrà essere modificato dalla guida sul posto se ritenuto necessario e nell’interesse del gruppo.