Dopo aver lavorato per anni per il Touring Club Italiano, redigendo, traducendo, scrivendo (e fotografando) guide turistiche (Roma, Vienna, Firenze, Venezia, Polonia, Fiandre, Castelli Romani), nel 2007 aveva fondato “Vie dell’Est”, una rivista fotografica online, che invitava al viaggio nei paesi dell’Europa Centro-Orientale di cui era condirettore e photoeditor. Nel 2011, il grande passo: trasferirsi definitivamente a Danzica dove oggi svolge, pur continuando a scrivere guide, la professione di Guida Turistica della città. “Qui, dice, mi trovo completamente a mio agio, come se ci fossi nato e vissuto per tutta la vita. La mia destinazione, ma anche il mio destino. Pensate che la città di Danzica ha come segno araldico il leone che è anche il mio segno zodiacale: un caso? Non so. Giudicatelo voi. E poi la vocazione alla libertà. Danzica è sempre stata la 'Città Libera' per eccellenza, non solo fra le due guerre. Già Napoleone, dopo averla liberata dai prussiani, l’aveva dichiarata città libera. Molti dei turisti che accompagno, mi chiedono cosa abbia di speciale Danzica. Oltre alle splendide architetture dal gotico al rinascimento, dal manierismo al barocco, colpisce per la sua mescolanza di vivacità commerciale e culturale, per la sua invidiabile posizione geografica tra il litorale e la regione dei laghi, tra spiagge e boschi e ondulati terreni morenici punteggiati di specchi d’acqua. Ma soprattutto perché è un luogo, in cui in genere sono sempre convissuti elementi diversi, un luogo dove si sente la storia, dove la si tocca con mano e dove tutto sembra dimostrarlo. Danzica, pur essendo stata per lunghi periodi sotto l'egemonia di paesi diversi, è stata sempre fedele alla Polonia, pur nella sua fiera autonoma. Non è un caso che questa vocazione alla libertà abbia sempre fatto sì che Danzica appoggiasse chiunque ne facesse la sua bandiera, da Napoleone a Solidarność. Gli Schopenhauer nel 1793, quando il futuro filosofo Arthur aveva 5 anni, abbandonarono la città, non potendo accettare la sua annessione alla Prussia. Era finita “nelle grinfie del vampiro prussiano”, disse Joanna, madre del filosofo. Gli Schopenhauer, che parlavano tedesco, si sentivano in tutto e per tutto gedanesi, ossia cittadini di Danzica, la città che forse più di ogni altra in Europa incarna la storia del XX secolo. Quando comincia a parlare non si fermerebbe più. Il suo trasporto è totale!
Gli ingressi previsti: Cattedrale di Torun; Castello di Malbork; fattoria di Piszcz; Cattedrale e torre panoramica con museo di Copernico a Frombork; Parco Nazionale di Slowinski; Oliwa con concerto; salita all'observation deck dell' Olivia Star; molo di Sopot; galeone per Westerplatte; Alta d'Ambra. Il totale degli ingressi in Sloty corrisponde ad euro 70 circa. Essendo ingressi da pagare in loco ed in moneta locale, si raccoglieranno sul posto direttamente dall'accompagnatore. Prima della partenza verranno comunicate eventuali variazioni degli importi attualmente non prevedibili.
Gli hotel: a Varsavia: Polonia Palace 4 stelle; a Torun: Hotel Bulwar 4 stelle; a Elblag: Hotel Myln Aqua e spa 3 stelle; a Danzica: Hilton Hotel Gdansk 4 stelle. Per la pre-partenza il giorno 25 luglio a Bergamo: NH Hotel Orio al Serio 4 stelle.
Cambio: al momento della redazione del presente programma (gennaio 2025) il cambio applicato è 1 Sloty per 0,2380 euro. In caso di significative variazioni non prevedibili che possano incidere sulle quote di partecipazione, sarà cura dell'organizzazione segnalare gli incrementi.