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Intrighi alla corte del Papa, la storia dimenticata di Giulia Farnese

Matilde di Canossa, la Regina Margherita, Rita Levi Montalcini, Alda Merini quante donne hanno segnato la storia del nostro paese. Quante storie si possono raccontare, ma soprattutto quante donne sono state dimenticate, adombrate dai consorti o familiari più ingombrati. Ad esempio, tutti conoscono i Farnese per i papi ed i cardinali che hanno consegnato alla storia e che hanno accumulato ricchezze, costruito dimore tra le più belle al mondo come Palazzo Farnese a Roma, ma quanti conoscono la storia di Giulia Farnese? Quanti sanno che sotto il volto marmoreo della tomba di un papa (Papa Paolo III ovvero Alessandro Farnese, suo fratello) al Vaticano si cela lei, “la Bella”.

 

Perchè dunque dimenticarsi di chi questa famiglia deve dire grazie per l’ascesa sociale ed economica? Forse il primo a volere cancellare il suo ricordo ed il legame con il vecchio papa fu proprio il fratello Alessandro che una volta salito al soglio pontificio grazie agli intrighi della sorella, non si diede pegno di ringraziarla, ne tanto meno di celebrarne una degna memoria dando seguito agli ultimi desideri testamentari.

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Chi ha visto Giulia Farnese?

La sua bellezza passa alla storia come un mito in quanto il suo ritratto, leggendario e sconosciuto, non è stato tramandato. Alcuni studiosi imputano la mancanza della ritrattistica legata a Giulia Farnese al fratello Alessandro che, nel 1534, a dieci anni dalla morte di Giulia, ascende al soglio pontificio col nome di Paolo III. Secondo le ricostruzioni la dignità della famiglia Farnese non poteva essere oscurata e infangata dal ricordo di Giulia, legata in modo morboso al vecchio Papa che la volle come amante. Si crede quindi che Alessandro Farnese abbia decretato una sorta di damnatio memoriae ai danni della sorella, facendo si che ogni ritratto di lei scomparisse per sempre. Papa Farnese non poté far nulla contro la pittura che indirettamente ritraeva Giulia; ovvero contro quei pittori che ne avevano conservato la bellezza nella memoria e ne avevano fatto modello per i loro dipinti. Così la figura della dama, disonore di casa Farnese, assunse nel tempo le sembianze di Madonne, Sante e Vergini. Nella Sala dei Santi dell’appartamento Borgia il Pinturicchio, nel 1492, ha ritratto Giulia nelle vesti della Madonna, mentre dona il bambinello offerente al Papa Alessandro VI Borgia. Un tema ricorrente che riguarda i ritratti indiretti di Giulia Farnese è il “Ritratto di dama con liocorno”. Opera realizzata nel 1505 da Raffaello. Il ritratto, sembra possa essere riferibile a Giulia Farnese. Il liocorno non è una scelta casuale. Questo particolare animale, infatti, appare già nei bestiari medievali come simbolo di purezza e castità. Probabilmente il rimando alla castità, che palesemente non apparteneva a Giulia nella realtà, è stato voluto per riscattare la figura di questa donna ancora in vita, ma senza più la protezione del suo potente amante, morto nel 1503.


Consulta la biografia che la Treccani dedica a Giulia Farnese.
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Cardinal-nipoti, amanti e l’epoca del libertinaggio papale.

Leggendo la storia di Giulia, così come quella di Lucrezia Borgia, ma via via percorrendo le biografie dei rampolli principali delle grandi famiglie aristocratiche papali si scopriono intrighi e relazioni che neanche la più fervida immaginazione romanzesca potrebbe ritrarre. Eppure occorre calarsi nello spirito di quell’epoca per comprendere che molti di quei comportamenti erano una consuetudine che non rimaneva neppure celata sia che si trattasse di un figlio di un papa o di un cardinale sia di amanti che veniva spesso presentate in pubblico e beneficiavano in infiniti doni e privilegi.

Spesso queste stesse amanti venivano ritratte dai grandi maestri della pittura dell’epoca e questa libertà di costumi la si respirava ovunque in questa Roma dove gli stessi bordelli erano a volte di proprietà delle amanti del papa, con tanto di blasone sull'ingresso. I Festini erano all’ordine del giorno nelle sala di Castel San’Angelo o nei palazzi più fastosi nei della capitale dove spesso le stesse decorazioni alludono ad amori carnali ed eros.


Giulia Farnese e Alessandro VI Borgia: amanti e potere

La storia di Giulia approda anche nella celebre fiction dedicata ai Borgia, ecco alcuni spezzoni
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IL VIAGGIO: Intrigo alla corte papale:Giulia Farnese e l'origine di una dinastia

a cura di Massimiliano Ferrari di Vincenzo in collaborazione con il FAI Delegazione di Cuneo
In collaborazione con il Fai Delegazione di Cuneo, abbiamo immaginato un viaggio come un vero e proprio racconto attraverso il "romanzo" della vita di Giulia Farnese tra castelli, borghi della Tuscia, grandi residenze e giardini rinascimentali. Dal 10 al 14 settembre 2024. IL PROGRAMMA COMPLETO SARA' CONSULTABILE A PARTIRE DAL 16 LUGLIO CON L'APERTURA DELLE PRENOTAZIONI. Visita

Per un vostro approfondimento, noi vi consigliamo:

Un’epoca che conduce spesso ad un giudizio di eccessivo libertinaggio, ma noi non siamo qui per giudicare, ma per comprendere i luoghi, le storie ed i contesti. Dunque se vorrete approfondire questa storia eccovi un documentario tedesco commentato anche dal nostro professor Barbero che entra nello spaccato della vita di Giulia e di tutta un’epoca.

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